I corpi chetonici alla base di una terapia contro il Covid-19

I corpi chetonici sono tre composti normalmente presenti nel sangue in piccole quantità. Questi composti, sintetizzati dalla cellula epatica in caso di eccesso di acetil-CoA, sono l’acetone, l’acido acetoacetico e l’acido β-idrossibutirrico. Sono composti prodotti naturalmente durante il metabolismo dei grassi e forniscono energia alle cellule e possono anche riprogrammarne alcune funzioni. La loro concentrazione plasmatica è definita chetonemia.
Il Dr. Giacomo Mattalia concorda con un’ipotesi che i corpi chetonici potrebbero essere una terapia contro il Covid-19, influenza e altre malattie respiratorie, ipotesi elaborata da gruppo di lavoro del Buck institute for research on aging, con sede a Novato in California, sulla base di una review pubblicata da Med. L’esperto John Newman indica il ruolo dei corpi nei processi di invecchiamento e nelle malattie correlate, condizioni aggravate dal Covid-19 che ha un evidente forte impatto sugli anziani.


Alcuni piccoli studi clinici nell’uomo che hanno dimostrato come il Bhb sia in grado di migliorare la funzione cardiaca in casi di scompenso piuttosto che quella cognitiva. I risultati contro il diabete di tipo 2 e nel controllo dei processi infiammatori sono promettenti. L’aumento dei chetoni nel sangue sembra proteggere dai danni tissutali correlati a ipossia, molto frequenti in corso di gravi infezioni respiratorie. La speranza è che migliorino gli scambi di ossigeno, riduca la necessità di ventilazione meccanica e l’infiammazione sistemica che porta alla tempesta di citochine, anticamera molto frequente della sindrome da distress respiratorio acuto.
“La ricerca di base ha messo in evidenza la capacità di Bhb di inibire direttamente l’attivazione della via pro-infiammatoria mediata dal complesso Nlrp3, centrale nella patogenesi di Covid-19 e che probabilmente contribuisce alla tempesta di citochine”, dice Brianna Stubbs, ricercatrice al Buck institute, esperta in chetoni. “Comprendere in che modo il Bhb influisca sull’immunità innata a seguito dell’infezione è uno dei nodi chiave che speriamo i ricercatori siano desiderosi di sciogliere nel prossimo futuro.”


Newman afferma: “Voglio essere chiaro: non ci sono prove che una dieta chetogenica sia in alcun modo protettiva contro Covid-19”, sottolinea. “Anzi, alcuni segnali suggeriscono che Bhb possa promuovere la replicazione virale di Sars-Cov2, il virus specifico che causa la malattia. D’altro canto, però, sappiamo che Bhb esercita un’azione protettiva contro molti fattori di rischio legati all’età che entrano in gioco nella prognosi di Covid-19 e quindi può essere un’opportunità unica seguire questa strada di ricerca […] Non c’è solo la mortalità a dare preoccupazione in caso di Covid-19. Alcuni guariti, dopo le dimissioni dall’ospedale presentano gravi disturbi della memoria, affaticamento, debolezza muscolare, difficoltà respiratorie. […] Studiare i corpi chetonici non è solo promettente nella lotta contro Covid-19, ma può portare a risultati in grado di aiutare tutti noi a vivere meglio e più a lungo, al di là della pandemia.”