LA MALATTIA DIVERTICOLARE: STATO DELL’ARTE NEL 2021 NELLA DIAGNOSI E TERAPIA

Definizione

I diverticoli del colon sono estroflessioni della mucosa, che attraverso lacune dello strato muscolare della parete intestinale, erniano nello spazio sottosieroso. In effetti peraltro sono dei falsi diverticoli in quanto la loro parete non è formata da tutti gli strati del viscere (diverticoli di Graser).

Fisiopatologia

Il locus minoris resistentiae è generalmente una lacuna vascolare e precisamente il punto dove le arterie perforanti della parete del viscere passano dallo strato sottosieroso a quello sottomucoso (vasa recta).
Col tempo tali lacune con l’avanzare dell’età tendono ad ingrandirsi e a favorire l’erniazione della mucosa. Fattori predisponenti all’instaurarsi di una diverticolosi del colon sono:
– l’aumento della pressione endoluminale, dovuto a fenomeni spastici o comunque a discinesie del colon;
– una dieta povera di fibre e di scorie (stipsi) che rallentano il transito intestinale.

In sintesi si può affermare che la diverticolosi del colon è riscontrabile generalmente dalla quarta decade di vita in poi e che la sua geolocalizzazione principale è il stigma a volte associato anche ad altri segmenti colici, questo perché nel sigma si determinano le più alte pressioni endoluminali e la maggiore stasi di feci, particolarmente nei soggetti stiptici in cui in effetti l’instaurarsi della malattia diverticolare è più frequente.
Inoltre il 40% degli ultra settantenni è possibile riscontrare la presenza di diverticoli ()più nelle donne che negli uomini).
In molti casi la diverticolosi colica pressoche’ asintomatica può evolvere in una diverticolite ovvero nell’infiammazione acuta dei diverticoli legata spesso ad una ritenzione di materiale fecale nel lume dei diverticoli medesimi soprattutti se a largo colletto. A volte la formazione di coproliti all0interno dei diverticoli inducono uno stato di sofferenza parietale che può interessare la sierosa ed i visceri circostanti, con la formazione di ascessi, eventuale perforazione intestinale, o fistolizzazione in vescica o organi limitrofi.

Sintomatologia

In corso di colica addominale da diverticolite acuta spesso è presente un rialzo termico, nausea, vomito, dolenzia in Fis, e a livello sovrapubico. Spesso compare alla palpazione un salsiciotto in fossa iliaca sinistra dovuto all’inspessimento del sigma (peridiverticolite).
L’inspessimento del sigma o comunque della partete del tratto di colon interessato determina un restringimento del lume fino ad una stenosi che può determinare anche un quadro di sub o di occlusione intestinale. Altra complicanza della diverticolite è l’emorragia, meccanismo di formazione dei diverticoli attraverso le lacune vascolari.
La complicanza più temibile della malattia diverticolare è la perforazione che può essere coperta o libera in cavità o ancora fistolizzata in visceri adiacenti. La perforazione coperta è difficilmente distinguibile da un semplice attacco di diverticolite (spesso non vi è neppure aria libera all’rx addome diretto in clino e ortostantismo) e spesso si risolve con la terapia medica senza intervento chirurgico.
La perforazione libera in cavità invece determina un quadro di peritonite stercoracea diffusa, a volte con iniziale shock settico per cui bisogna assolutamente intervenire chirurgicamente.
La fistolizzazione in strutture vicine è una complicazione frequente soprattutto in vescica, in vagina, nel tenue, o tratti di colon adiacenti.

Diagnostica radiologica ed endoscopica

L’esame di prima scelta è spesso la Colonscopia virtuale t.c. a bassissima pressione che deve essere eseguito nel sospetto di malattia. Nel dubbio di fistolizzazione si può fare una fistolografia con mdc idrosolubile a bassissima pressione (gastrografin).
L’esame endoscopico del colon non è indicato nella fase acuta bensì a processo infiammatorio raffreddato dopo aver eseguito colonscopia virtuale T.C. e sempre insufflando pochissima aria. La colonscopia è ovviamente indispensabile quando occorra effettuare biopsie o nel dubbio di una sovrapposizione di un carcinoma su diverticoli.
In caso di rettorragia da diverticoli è anche indicata per valutare la sede del sanguinamento e l’eventuale trombizzazione l’angiografia superselettiva della mesenterica superiore o inferiore al fine di bloccare o ridurre l’emorragia e organizzare l’intervento selettivo successivo.

Trattamento

In prima battuta solitamente è previsto per una malattia diverticolare non complicata una terapia medica che preveda cicli periodici di rifamixina e/o ciprofloxacina associati ad antispastici e probiotici tindalizzati. Negli ultimi tempi nella mia casistica personale ho utilizzato un preparato a base di psillio (per la regolarizzazione dell’alvo) semi di pompelmo, riboflavina e probiotici tindalizzati con ottimi risultati che ha consentito di ridurre anche il numero dei pazienti che arrivano al tavolo operatorio; a costoro viene data una qualità di vita più che accettabile lontano da coliche addominali serie e gravi legate alla loro malattia diverticolare.

 

Prof. GIACOMO MATTALIA